Depistaggio e test
I test sono giustificati unicamente in caso di interesse preponderante in materia di sicurezza e di consenso del dipendente. Ma non basta che un test sia giustificato perché sia anche lecito. Esso deve avvenire nella forma meno invasiva possibile ed essere eseguito da professionisti del settore medico.
Il datore di lavoro ha una grande responsabilità per quanto riguarda il consumo problematico di alcol da parte di un collaboratore. Il consumo di alcol o di droghe che possono perturbare il lavoro non è accettabile in un contesto professionale. Le loro proprietà psicotrope li rendono incompatibili con le esigenze di qualità e di sicurezza, per cui alcune aziende possono voler introdurre test di depistaggio (test dell’urina, dell’alcol…).
Dipendenze Svizzera mette in guardia contro l’attuazione di pratiche che si rivelano spesso inappropriate se non inserite in un programma di prevenzione per la salute dei lavoratori. Questi provvedimenti violano la sfera privata e deteriorano il clima di fiducia necessario al dialogo. Esistono mezzi meno invasivi e più professionali per intervenire in caso di dubbi su un eventuale consumo di sostanze nocive per la qualità del lavoro.
L’argomento resta tuttavia di attualità1. Confrontati con una responsabilità legale sempre più estesa in caso di infortuni, i datori di lavoro sono tentati dai test di depistaggio. Questi violano sempre la protezione della personalità, a meno che ci sia un sospetto di consumo di droghe o di alcol e che la persona in questione dia il suo assenso. Se un’azienda desidera effettuare test preventivi per determinate funzioni a rischio, deve specificarlo in una clausola del contratto di lavoro.
1Dipendenze Svizzera, congresso «Dépistage alcool et drogues: une bonne idée?», Losanna, 2012.